L’obbligo del POS per medici e sanitari é già attivo

A differenza di quanto accaduto fino ad oggi, quest’anno entra in vigore l’obbligo POS 2020 insieme a quello di utilizzare metodi di pagamento tracciabili se si desidera richiedere la detrazione Irpef delle spese sanitarie. Vediamo le novità introdotte dalla legge di bilancio 2020 e in che modo é scattato il 1 Gennaio 2020 l’obbligo del POS per i medici, psicologi e per tutti i professionisti appartenenti al campo sanitario.

COSA CAMBIA PER I CONTRIBUENTI

A partire dal 1 gennaio 2020, tutte le spese sanitarie sostenute dai contribuenti, che andranno poi a finire nella dichiarazione dei redditi relative all’anno 2021, dovranno essere espletate tramite metodi di pagamento differenti dal denaro contante, se si vuole usufruire delle detrazioni Irpef pari al 19%. Questo, per garantire una sempre più forte lotta all’evasione fiscale, obiettivo che da tempo il nostro governo tenta di perseguire. 

Nessun obbligo a carico dei pazienti: sarà possibile pagare qualsiasi prestazione medica anche in contanti, ma tali spese non saranno più detraibili. Fra i metodi di pagamento idonei allo scopo restano pertanto le carte di credito e di debito, il bancomat, il bonifico bancario e postale, gli assegni bancari e quelli circolari.

A carico del professionista sanitario, l’obbligo di fare presente l’impossibilità, per paziente, di avvalersi delle detrazioni Irpef. Il paziente può a sua volta segnalare la mancanza di dispositivi idonei ad accogliere pagamenti tramite metodi che possano essere verificati. 

Tale disposizione di obbligo POS 2020 non si applica a ogni spesa in campo medico, ma è condizione necessaria nel caso di visite specialistiche sanitarie private, pagamento di prestazioni mediche e, ovviamente, prestazioni presso qualsivoglia professionista che lavori a partita iva. 

Al contrario, non è obbligatorio pagare con POS se si effettua l’acquisto di medicinali e dispositivi medici presso farmacie e negozi di ottica. Allo stesso modo, la recente novità non trova applicazione all’interno di studi medici pubblici o che siano convenzionati con il Sistema Sanitario Nazionale. 

OBBLIGHI A CARICO DEI PROFESSIONISTI SANITARI: COME TUTELARSI

Alla luce di questi cambiamenti, la richiesta da parte dei pazienti di poter effettuare pagamenti tracciati diventa più forte, rendendo l’obbligo POS per i medici una realtà sempre più vicina se non già attuale. Non a caso, la precedente normativa aveva introdotto a novembre 2019 la possibilità di sanzionare con multe da luglio 2020 quei professionisti nel settore sanitario che non offrissero il POS fra i metodi di pagamento.

Chi sono i professionisti sanitari?

Le principali professioni sanitarie e arti ausiliarie ad oggi riconosciute dal Ministero della Salute sono: Per l’elenco completo puoi visitare direttamente la pagina ufficiale sul sito del Ministero della Salute.

Si parla di multe salate, pari a 30 euro incrementate del 4% del costo della prestazione per ogni pagamento rifiutato. A nostro parere, questa eventualità ha solamente subito uno slittamento, e non tarderà ad entrare in vigore. 

Per evitare multe, segnalazioni da parte di pazienti scontenti o, peggio, una migrazione della clientela verso professionisti attrezzati a ricevere pagamenti sotto ogni forma, è sufficiente munirsi di un dispositivo POS. Attualmente, i costi di gestione proibitivi, il canone mensile alto e la necessità di collegare un POS tradizionale all’alimentazione elettrica e alla rete internet quando si è in mobilità, hanno visto l’ascesa dei dispositivi POS Mobili (Cosa sono gli mPOS). Si tratta di dispositivi come SumUp (leggi la nostra “Recensione SumUp”), o iZettle, che offrono lo stesso servizio di un POS tradizionale, ma con canone mensile gratuito, portatili, flessibili, semplicissimi da utilizzare e presenti sul mercato a costi altamente competitivi. 

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