Quest’anno è trapelata la notizia che Amazon sta lavorando su terminali di pagamento che permetteranno agli utenti di pagare con i dati biometrici dall’impronta della propria mano.
“In parole povere questa tecnologia permetterà agli acquirenti di abbinare un conto personale o una carta di credito al proprio arto”, racconta Francesca Marino, editor per il sito partner Amazon Nnhotempo.it. “Questo consentirebbe alle persone di pagare nei negozi compatibili con un semplice strisciata della mano, attraverso uno scanner e senza dover mai tirar fuori una carta o un telefono”.
Lo sviluppo della tecnologia è in fase iniziale, ma è stato riferito che l’azienda ha già iniziato a collaborare con Visa e Mastercard. Oltre a ciò è stato affermato che diverse multinazionali di servizi finanziari, come Wells Fargo, JPMorgan Chase e Synchrony Financial, hanno preso in considerazione l’idea che i titolari dei loro conti possano essere collegati a questo dispositivo.
Amazon ha depositato un brevetto per questa tecnologia il 26 dicembre dello scorso anno, descrivendola come un sistema di identificazione biometrico senza contatto, che include uno scanner manuale che genera immagini del palmo di un utente.
Questo scanner verrà utilizzato per ottenere una rappresentazione precisa del palmo di un utente, con una prima serie di immagini raffiguranti le caratteristiche esterne, come le linee e le pieghe del palmo della mano e una seconda serie di immagini, che raffigurano strutture anatomiche interne, come le vene, le ossa e i tessuti molli.
Amazon ha inoltre dichiarato che questo metodo di pagamento ha le potenzialità per essere utilizzato nei negozi e in altre strutture. Secondo Francesca, le informazioni sull’identità della persona potrebbero essere utilizzate per scopi di marketing, dato che si potranno associare eventuali azioni effettuate da un particolare utente all’interno dei vari punti vendita.
Alcuni ipotizzano che questi dati, possano venire memorizzati sul cloud di Amazon e integrati con le informazioni sugli acquisti di Amazon.it. “Questo potrebbe dare ad Amazon una maggiore influenza per far pagare prezzi più alti agli inserzionisti, sulla base dell’idea che essi possono prevedere meglio ciò che i clienti probabilmente compreranno”, dice Francesca.
Ma mentre Amazon potrebbe gradire questi dati, l’idea di consegnarli a loro potrebbe rappresentare un freno a questo progetto e quindi avere qualche difficoltà nello sviluppo previsto.
A quanto pare, infatti, Amazon sta pensando in modo ampio ai pagamenti con la mano e a come può espandere il suo ecosistema in più punti vendita per il commercio digitale che attualmente controlla. Amazon non sembra voler semplicemente cambiare il modo in cui i clienti pagano quando fanno acquisti con loro; l’obiettivo più grande è infatti quello di portare la mano come forma di pagamento, in un qualsiasi luogo del mondo in cui il cliente vuole fare una transazione.