In copertina (diventata un murale che campeggia sulla circonvallazione milanese) due piloti guidano una navicella spaziale che porta in luoghi mai esplorati prima, accompagnando il pubblico nel nuovo mondo PFM, dove la musica non ha solo un’identità ma si evolve e abbraccia molti generi. Una bella sfida quella che i due “piloti”, Franz Di Goccio e Patrick Djivas, lanciano (in primo luogo a loro stessi) in questa nuova fase della band più importante e significativa nella storia del rock italiano. Anche perché, dopo le fuoriuscite di Premoli (prima) e Mussida (un paio di anni fa) e cioè dei due principali compositori del gruppo, dubbi e perplessità erano più che legittimi. Ma con grande determinazione e maestria Franz e Patrick, con l’aiuto di Lucio Fabbri, Roberto Gualdi e Marco Sfogli, sfornano un lavoro convincente (registrato sia in italiano che in inglese) in cui dichiarano senza mezzi termini un amore inossidabile per il prog degli Anni 60 e 70 nel quale, del resto, affondano le radici della band. È sufficiente ascoltare i brani d’apertura e di chiusura (Il regno e Big Bang) per entrare nei clima dell’album il cui singolo Quartier generale è il brano-manifesto «Non ci pensa più nessuno a raccontare conte neo. la disdiusione e la di n fio» ha detto Di Cioccio «L’abbiamo votuto fare noi che siamo in giro dal 1971 e in Tv non ci siamo mai andati».
“Emotional Tatoo un album lascerà emozioni sulla pelle”.
PFM – Emotional Tattoos
2017 - Pop Rock - InsideOut Music
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